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Abruzzo » 5 cose da vedere ad Ortona (Chieti)

5 cose da vedere ad Ortona (Chieti)

Interno del castello aragonese di Ortona (Chieti)

Il Castello aragonese e Palazzo Farnese

La cittadina di Ortona, grazie alla sua posizione sulla costa teatina e alla presenza di attrazioni di importanza storica, siti archeologici e aree naturali, si presenta come località ideale per trascorrere qualche giorno di relax, magari un uno dei camping o hotel che si trovano in Abruzzo.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale essa è stata completamente rasa al suolo tanto da meritarsi, oltre ad una medaglia d'oro al valore civile, il triste appellativo (assegnatole da Winston Churchill) di "Stalingrado d'Italia". Tuttavia, la città è riuscita a risorgere dalle sue ceneri e oggi può accogliere turisti e visitatori occasionali tra spiagge dorate, scogliere e luoghi da cartolina per un soggiorno in grado di soddisfare chiunque.

L'attrazione più importante di Ortona è probabilmente il Castello Aragonese, situato al di fuori del centro storico. Trovarsi su un promontorio (noto come "La Pizzuta") a strapiombo sul mare lo rende un appuntamento imperdibile. Ultimato nel 1452 su desiderio di Ferdinando d'Aragona, che richiedeva una struttura in grado di difendere il porto, il castello è un'importante testimonianza della dominazione aragonese, che imperversò a lungo nel territorio abruzzese. La struttura originaria dell'edificio vedeva una pianta trapezoidale e quattro torri cilindriche posizionate negli angoli. Come d'abitudine per molte altre fortificazioni risalenti al XV secolo, si segnala la pressoché totale assenza di elementi decorativi. A restituire al castello un ruolo fondamentale all'interno del turismo ortonese sono stati gli interventi di restauro e consolidamento portati avanti a partire dal 2001. Nel 2009 la struttura è stata oggetto di ulteriori restauri, che hanno portato al rifacimento delle mura e, al contempo, alla riorganizzazione del giardino. Oggi è possibile ammirare solo 3 torri; a causa di una frana verificatosi nel 1946, anche la cortina settentrionale è andata distrutta. Una visita permette, grazie al posizionamento del castello sulla rupe, di godere di un panorama incredibile. Al momento del tramonto lo sguardo ha la possibilità di perdersi fino a comprendere gran parte della Costa dei Trabocchi. Da non lasciarsi sfuggire anche le mostre e gli eventi culturali (compresi concerti) che hanno luogo all'interno del complesso nei mesi più caldi.

Un'ulteriore attrazione di Ortona è rappresentata dal Palazzo Farnese la cui costruzione, avvenuta alla fine del XVI secolo, è stata commissionata dalla Regina Margherita d'Austria, desiderosa di vivere in una residenza all'altezza del suo nome. In realtà, alcuni eventi impedirono al palazzo di essere completato entro la fine del '700. Una volta ultimato, comunque, ospitò l'amministrazione dei beni farnesi, salvo poi essere tramutato in una prigione, nella sede della pretura e, per ultimo, in un albergo e arena di spettacoli. L'edificio ha rivestito un'importanza fondamentale per quanto concerne le strutture edificate successivamente poiché si è tentato di replicarne lo stile sfarzoso. Attualmente esso ospita l'Emeroteca comunale, il Museo di Arte Contemporanea e la Pinacoteca Cascella. 

Gli edifici di culto

Ortona presenta diversi edifici di culto, il più conosciuto dei quali è la Cattedrale, omaggio a San Tommaso, nata sulle rovine di un tempio anticamente dedicato a Giano. Sebbene sia stata ultimata nel 1258, gli interni si caratterizzano per lo stile cinquecentesco a causa di lavori effettuati in seguito ad un incendio. Le parti più preziose della Cattedrale sono la cupola e il portale gotico, ma meritano di essere citate anche le colonnine e il campanile dorato. Quest'ultimo, tra l'altro, ospita una campana, le cui dimensioni la fanno rientrare di diritto tra le campane più grandi della penisola italiana. Sono presenti anche il sarcofago del Santo, le sue reliquie, una statua in stile gotico che rappresenta la Pietà e delle maioliche dipinte a mano. La Cattedrale di Ortona diviene protagonista una volta all'anno durante la festa patronale – celebrata ogni prima domenica di maggio – nel corso della quale è possibile ottenere l'indulgenza plenaria. In questa occasione si vede un corteo in stile rinascimentale attraversare le vie della città, con la successiva apertura della cripta e l'esposizione al pubblico delle Sacre Reliquie. Una volta usciti dalla cattedrale, i visitatori hanno l'opportunità di visitare il Museo Capitolare nel quale vi sono conservate diverse pitture realizzate nel XIV secolo, resti risalenti al periodo romano e oggetti appartenenti all'artigianato artistico.

Altra chiesa nota di Ortona è quella di Santa Caterina. Le prime indicazioni certe sulla sua esistenza sono comparse in un testo all'interno del quale venivano elencati tutti gli edifici religiosi in regola con il pagamento delle decime. La sua realizzazione risale all'età barocca il cui stile risalta chiaramente dalle scelte architettoniche adottate per la facciata, dagli affreschi (alcuni sono stati cancellati dall'usura del tempo) e dalle sculture presenti al suo interno. La facciata ha un altro motivo di interesse, ossia un medaglione dipinto che omaggia lo stemma dei Celestini. Quest'ultimo vede protagonisti una croce ed un serpente, e vuole mostrare la superiorità della fede sulle lusinghe della vita mondana.

La costa

Chi decide di programmare le proprie vacanze estive ad Ortona ha a disposizione diverse spiagge per rilassarsi e dedicarsi all'abbronzatura. Proprio nella provincia di Chieti, infatti, soprattutto lungo il tratto che da Ortona porta a San Salvo, si alternano calette, faraglioni e promontori. A tale zona è stato attribuito il nome di "Litorale dei Trabocchi", termine derivante da quello assegnato alle antiche costruzioni marinare. Lasciando Tortona, e proseguendo in direzione sud, la costa assume tratti sempre più selvaggi: se la spiaggia inizialmente presenta distese molto ampie e sabbiose, in seguito sono i ciottoli ad essere i protagonisti. Tra i luoghi più affascinanti per gli amanti del mare meritano di essere ricordati il promontorio di Punta Ferruccio e la spiaggia "Ripari di Giobbe"; quest'ultima, in particolare, si distingue per la presenza di faraglioni di roccia e di acque trasparenti. Per le persone che preferiscono i sassi alla sabbia, e che desiderano rilassarsi in un luogo tranquillo e solitario, la spiaggia di Mottagrossa costituisce la destinazione ideale. A poca distanza è posizionata Punta Penna; nei suoi 2 chilometri quadrati di spiaggia regala ai visitatori una sabbia che colpisce per il colore dorato e per l'estrema sofficità.